Come saprete... (forse) il blog è nato con l'autosvezzamento della piccola.... un modo per lasciare traccia di quello che mangiava (e mangiavamo) e di cosa è possibile fare fidandosi delle competenze dei bambini, anche piccoli.

In questi giorni la nostra piccola ha iniziato una nuova esperienza, come menbro di una piccola scuola libertaria chiamata "Serendipità".

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Ho lasciato passare del tempo prima di scrivere qualche cosa degli episodi di carne contaminata ritrovati nei prodotti pronti in varie parti del mondo.

Ci siamo tutti stupiti al sentire queste notizie, e abbiamo riconsiderato la nostra necessità di consumare prodotti pronti di questo tipo, ma è veramente corretto questo nostro approccio??

Ci sembra veramente strano che in un prodotto del genere possa essere finita carne diversa da quella dichiarata, e soprattutto carne proveniente da animali non allevati per la macellazione ma animali malati o al termine della loro "carriera sportiva"??

Se ci guardiamo intorno notiamo che le materie prime costano di più, la benzina costa di più, ogni prodotto costa di più, eppure i prodotti confezionati e industriali che troviamo nei supermercati mantengono sempre un prezzo costante o addirittura vengono scontati.

Questi prodotti sono realizzati con carne, alimentata a foraggio, trasportata a benzina, lavorata a energia elettrica, ritrasportata a benzina, ridistribuita a benzina, conservata a energia elettrica, per giusto se tutti i costi nella catena aumentano, il costo finale dovrebbe seguire la stessa sorte...

Forse (e dico forse, io non conosco queste cose ma il dubbio mi viene) all'inizio della catena, c'è un algoritmo che serve a compensare le oscillazioni dei costi intermedi compensando con un abbattimento del costo iniziale, forse l'unico vero parametro che conta per decidere come sarà un prodotto non è la sua bonta (intesa in tanti sensi) ma il suo costo, e se alla fine per vendere serve questo, bè, allora hanno fatto la cosa giusta.

Anche perchè se loro vendono, significa che noi compriamo, e fino a che andiamo cechi a comprare queste schifezze senza chiederci quanto ci costerebbe farci da soli le stesse pietanze, non possiamo poi lamentarci di cosa ci mettono dentro, se vuoi sapere come è fatta una cosa, falla.

Dopo tutti questi virtuosi ragionamenti vi propongo di fare una prova, provate una settimana o due a vivere senza mangiare niente di confezionato, provate a ritrovare il gusto di prepararvi tutto (e dico veramente tutto) a partire dagli ingredienti base.

Non azzardo scommesse, ma credo che il gusto ne beneficierà sicuramente e anche il vostro umore potrebbe risentirne positivamente.

Fateci sapere nei commenti in caso l'esperimento funzioni e vi piaccia..

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E adesso cosa c'entrano gli ingegneri con la cucina??

Niente, tranquilli, era solo un modo per scherzare su uno dei nostri "segreti" talmente segreto che lo scriviamo qua pubblicamente...

Si tratta di alcuni accorgimenti (un pò da ingegneri...) per organizzarsi ed evitare di finire a preparare ogni giorno le stesse cose, per avere una dieta variata e gustosa non servono doti culinarie di chissà che tipo, ma solo un pò di organizzazione.

Noi per aiutarci abbiamo preso deciso di realizzare due elenchi.

  1. Un elenco di tutti i piatti che potremmo realizzare a pranzo e a cena, ogni volta che prepariamo qualche cosa di nuovo lo aggiungiamo alla lista
  2. Un elenco di cosa mangiamo a pranzo e cosa mangiamo a cena, ogni giorno.

Il primo è di utilizzo immediato, serve a risolvere il classico vuoto di memoria quando si deve decidere cosa possiamo preparare oggi, utile anche per rendersi conto che non abbiamo solo due scelte, ma una marea di possibilità.

Il secondo è ancora più utile, leggendolo nei giorni passati ci aiuta a ricordare quando abbiamo preparato per l'ultima volta un piatto, scrivendolo per il futuro con almeno due o tre giorni di anticipo ci aiuta a organizzarci per la spesa (non si va al super a farsi rifilare tutte le "offerte sensazionali") e per le preparazioni più lunghe.

Ci troviamo così a sapere in anticipo cosa ci servirà, sia gli ingredienti freschi che quelli pre-lavorati, e ci da la possibilità di organizzarci, senza farci trovare mai impreparati.

Sembra una cosa tanto da ingegneri, ma grazie ad accorgimenti come questi ci capita di rado di mangiare due volte la stessa cosa in 15-20 giorni, a tutto vantaggio del gusto e della salute...

Buone liste a tutti!!!

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Autosvezzamento.... questa parola fino a poco tempo fa non avrebbe suscitato in noi molte emozioni, sicuramente ci saremmo guardati chiedendoci cosa volesse dire realmente.

Oggi, dopo qualche mese di studio e pratica, ne siamo coscienti, e pensiamo di aver intrapreso una strada sicuramente interessante e formativa.

In breve, l'autosvezzamento è il nome comune che viene dato all'introduzione di cibo complementare a richiesta; il nome è tutto un programma, in parole povere significa che compiuti i 6 mesi di età un bimbo è pronto fisiologicamente per introdurre cibo solido e liquido diverso dal solo latte materno e che questa introduzione deve essere effettuata a richiesta; come per l'allattamento, sarà il bimbo a decidere cosa e quanto mangiare, senza patemi d'animo, senza ricettine e senza niente di medico di mezzo.

Non è il nostro scopo descrivervi il funzionamento, peraltro semplicissimo, della cosa, per questo potete chiedere a chi è specializzato (www.nidodisole.it) ma solo fare due riflessioni sul come questa pratica oltre ad eliminare i possibili problemi di uno svezzamento "medico" abbia migliorato anche noi e il nostro modo di mangiare.

La regola base è che il bimbo può mangiare tutto quello che mangiano i genitori, a tavola con loro... ovviamente i genitori devono "mangiare bene", niente ingredienti realmente vietati, solo coscienza di quello che si sta portando a tavola e di quali siano le regole di una corretta alimentazione.

A casa non mangiavamo male neanche prima, però l'impegno preso per intraprendere questa strada ci ha aiutato ulteriormente ad indirizzarci su una cucina più sana e naturale, senza rinunciare al gusto e alla buona tavola; praticamente tutte le ricette che troverete nel blog sono passate per le mani, e la bocca, della Piccola, con enorme piacere suo e dei commensali che si possono godere uno spettacolo simile.

Oggi viviamo il momento del pasto con gioia, curiosi di scoprire ogni giorno i nuovi progressi della Piccola, senza buttare tempo in preparazioni o in forzature per farla mangiare, senza preoccuparsi di quantità o altro, la lasciamo mangiare, assieme a noi, secondo la sua volontà e ci godiamo la nostra riscoperta del vero significato del mangiare e di quanto anche noi in alcune situazioni fossimo forzati a comportarci in determinati modi, come se mangiare non servisse realmente a nutrirci, ma fosse parte di un costume da rispettare.

Non ci resta che augurare un buon Autosvezzamento a tutti!!!

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Ci sono tanti motivi per cui una coppia di persone apparentemente sane decide di iniziare a scrivere un blog.

Nel nostro caso tutto è iniziato quasi per scherzo.

Frequentiamo un gruppo di mamme su Facebook: si scrive, si legge e si condividono tante informazioni utili... una delle poche volte in cui facebook è un "luogo" interessante. Si è parlato con delle mamme di "Autosvezzamento" (e ne tratteremo in seguito...) ed è venuto fuori che... si... l'idea piace, ma spesso non si sa cosa fare di "sano" per i propri figli; così, spronati da questa "sfida" decidiamo di iniziare a postare ogni giorno una foto e due righe su cosa prepariamo per pranzo e per cena.

L'idea sembra piacere e fra i vari commenti ne arriva uno che ci invita ad aprire un blog.... sapete, LUI, è un informatico, non ci vuole molto ad eccitarlo parlandogli di queste cose....

In pochi giorni il blog è pronto e le ricette postate sul gruppo vengono trasferite qua.

Adesso solo il tempo ci dirà quanto manterremo questo impegno.

Buona lettura.

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