I piatti della tradizione per i bambini di Serendipità

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I piatti della tradizione per i bambini di Serendipità

Di nuovo il nostro turno di cucina a scuola, questa volta decidiamo di cucinare due piatti della tradizione, perchè sono buoni.... e per avvicinare i bambini alla storia culinaria dei nostri luoghi.

Oggi abbiamo preparato i famosissimi (se non sapete cosa sono dovete provarli assolutamente) Frescarelli e i una classica verza "straginata" con le patate, aglio e rosmarino

Frescarelli con sugo al ragù vegetale

I frescarelli sono una specie di polenta di riso e farina bianca, originaria delle marche centrali, chiamati anche Frascarelli o Sbruffatelli, un piatto povero originariamente preparato al terminae della farina di mais per fare la normale polenta, e contenente poco riso rispetto alla farina (perchè costoso) accompagnato da un sugo "finto" (anche la carne e il ragù costavano troppo...) che oggi noi abbiamo rivisitato in una maniera più ricca e gustosa ma ugualmente tradizionale.

Cominciamo col preparare il sugo, abbiamo tritato aglio, cipolla, zenzero, sedano, carota, aggiunto noce moscata e origano, sale e olio e mettiamo a soffriggere le verdure.

Dopo poco cominciamo ad aggiungere acqua o brodo per stufare le verdure fino a farle ammorbidire e cuocere.

Una volta che le verdure sono morbide e cotte aggiungiamo il pomodoro passato, e facciamo sobbollire il sugo per ilt empo necessario a cuocere il pomodoro e ad amalgamare i sapori.

Quando sarà pornto spegniamo e aggiungiamo le lenticchie che avremo precendemente lessato (non vi devo spiegare come vero??)

Passiamo ora ai frescarelli, in una pentola mettete a bollire acqua salata (non eccedete con l'acqua  e non eccedete con il sale visto che molta di questa acqua poi resterà intrappolata nel riso e nella farina e aggiungere troppo sale porterà il piatto a essere salato), quando l'acqua bolle buttate il riso.

Mescolate per non farlo attaccare e mettete il timer qualche minuto prima del tempo di cottura normale.

Trascorso questo tempo, con il riso ancora al dente, tolgliere l'acqua in eccesso e tenetela da parte, potete compiere questa operazione con un mestolo e mettere l'acqua in una bacinella fino a lasciare nella pentola solo il riso con poca acqua in eccesso (capirete quando fermarvi perchè non sarà più semplice col mestolo raccogliere l'acqua senza tirare su il riso)

Aggiungete quindi la farina poca alla volta, noi usiamo circa 10/15 grammi di farina ogni 100 grammi di riso, nelle ricette originali il rapporto era inverso...

Mescolate bene per non far appalloccare la farina (magari con una bella frusta) e aggiungete all'occorrenza l'acqua che avete precedentemente messo da parte per fare in modo che la consistenza sia sempre quella di una polenta non troppo lenta, se si indurisse troppo aggiungete acqua in più, una volta fatti i piatti il riso si tirerà ancora e se non lo tenete ora abbastanza morbido poi non riuscirete a stenderlo.

Una volta aggiunta tutta la farina proseguite per poco tempo la cottura (la farina deve cuocersi anche lei, ma basteranno veramente un paio di minuti) quindi preparatevi a impiattare.

versate una discreta quantità su ogni piatto, e con il dorso di un cucchiaio unto d'olio stendete il riso fino a formare uno strato di massimo due cm, poi coprite con un generoso strato di sugo che stenderete bene su tutta la superficie (e volendo con una spolverata di parmigiano).

Mangiare caldo e godersi lo spettacolo.....

Verza "straginata" con le patate, aglio e rosmarino

Piatto tradizionale e semplice, pulite la versa e lessatela in una pentola con acqua salata, mettete da parte e lessate anche le patate tagliate a dadi.

Mettete a soffriggere aglio tritato finemente e un paio di rametti di rosmarino, con sale e pepe (volendo anche peperoncino), quando l'aglio è dorato (ma non bruciato) aggiungete le patate e fatela andare per un pò.

Nel frattempo tagliate al coltello la verza, così da ridurla in pezzi piccoli, quasi tritata, poi aggiungetela in padella, fate saltare per ultimare la cottura e insaporire bene, se necessario aggiungere acqua o brodo (noi abbiamo usato quello delle lenticchie).

Servire ben caldo con dei crostini di pane

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